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Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

Tritoni e Nereidi

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Tritoni e Nereidi

Ninfa con lebete

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Ninfa con lebete Lebete recipiente a forma di catino o di vaso sostenuto da un treppiede, usato per cuocere carne, per fare sacrifici e abluzioni.

Pan e Ninfa

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Pan e Ninfa

Le ninfe d'acqua

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Nella mitologia classica, le Ninfe stavano a metà tra gli dei e gli uomini, come i demoni, a cui assomigliavano tanto. Non salivano sull'Olimpo. Non avevano templi, ma soltanto altari. Non erano immortali; e Esiodo ci assicura che la loro vita non superava "la durata di dieci vite di palma". Nelle loro figure sorridenti e graziose, che coprivano di danze la superficie del mondo, si raccoglieva tutta la vita acquatica della natura: loro erano i ruscelli, le fonti, i fiumi, i torrenti, i laghi, le paludi, le grotte montane grondanti d'acqua. Attratti dalla loro grazia, molti uomini entravano nel loro regno, accanto ai Sileni e ai Satiri. Era un rischio tremendo. Chi vedeva le ninfe: chi riceveva dalle ninfe il dono della ispirazione e della chiaroveggenza: chi amava le ninfe, spesso sprofondava nella follia e perdeva sé stesso. Pietro Citati

Una Ninfa di Toberenz

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Una Ninfa di Toberenz

Offerta votiva a Pan ed a una Ninfa

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Offerta votiva a Pan ed a una Ninfa

Lesni Zenka - ninfa delle piante della mitologia slava

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Lesni Zenka - ninfa delle piante della mitologia slava

Spelonca della Ninfa Egeria detta volgarmente di Cafarella

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Spelonca della Ninfa Egeria detta volgarmente di Cafarella Egeria, una delle Camene, ispiratrice di Numa. Nome di due fonti, una dinanzi alla Porta Capena, l'altra vicina ad Ariccia, entrambe dedicate alla ninfa amata dal re Numa.

Ninfa e Cupido

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Ninfa e Cupido

Le Ninfe

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Le Ninfe Chi, fra i Greci, poteva vantarsi di conoscere i nomi di tutte le ninfe? Erano le divinità di tutte le acque correnti, di tutte le sorgenti, di tutte le fonti. Non le ha prodotte l'immaginazione ellenica: erano al loro posto, nelle acque, fin dal principio del mondo; dai greci ricevettero forse la forma umana e il nome. Sono state create allo scorrere vivo dell'acqua, dalla sua magia, dalla forza che ne emanava, dal mormorio delle acque. I Greci, al più, le hanno staccate dall'elemento con cui si confondevano. Una volta staccate, personificate, investite di tutti i prestigi acquatici, hanno acquisito una leggenda, sono intervenute nell'epopea, si sono lasciate tentare dalla taumaturgia. Le ninfe sono per solito madri degli eroi locali; divinità secondarie di certi luoghi, gli uomini le conoscono bene e offrono loro culto e sacrifici. Le più celebri sono le sorelle di Teti, le Nereidi, o le Oceanidi, come le chiamava Esiodo, ninfe nettunie per eccellenza. Le alt

Apollo che insegue la ninfa Daphne

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Apollo che insegue la ninfa Daphne Daphne o Dafne, ninfa amata da Apollo, per sottrarsi al desiderio del nume, si diede alla fuga; quando si arrestò dal lungo inseguimento del Dio, dietro sua invocazione venne mutata in alloro.

Ninfa del folklore della Slesia

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Ninfa del folklore della Slesia

Ninfe Oreadi

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Ninfe Oreadi

Ninfe Napee

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Ninfe Napee

Ninfe Naiadi.

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Ninfe Naiadi In capo al porto un ulivo dalla lunga chioma, vicino a lui l’antro amabile, tenebroso, sacro alle Ninfe che Naiadi si chiamano. Dentro sono crateri ed anfore di pietra, dove le api serbano il miele. Lì alti telai di pietra, sui quali le Ninfe tessono stoffe color porpora, meravigliose a vedersi; lì ancora acque che sempre scorrono. Due sono le porte, l’una che scende verso Borea è per gli uomini, l’altra verso Noto ha più divino; per di là non entrano gli uomini, ché è la via degli immortali. Omero

Ninfe di Diana

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Ninfe di Diana

Ninfe dell'Aria Iris

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Ninfe dell'Aria Iris

Ninfe dell'Aria - Rosee

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Ninfe dell'Aria - Rosee

Ninfe dell'Aria - Pioggia

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Ninfe dell'Aria - Pioggia

Ninfe dell'Aria - Cometa

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Ninfe dell'Aria - Cometa

Ninfe Driadi

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Ninfe Driadi Le controparti mentali-emotive dei boschi sono spesso piene di interesse e sono di una bellezza incantevole. Le forze vitali provenienti dal regno vegetale e le altre emanazioni degli alberi, in particolar modo dei grandi alberi, riempiono l'atmosfera di sottili radiazioni in mezzo alle quali gli spiriti di natura degli alberi agiscono e vivono e si muovono gli angeli. Questi ultimi danno talora l'impressione di uno stato di coscienza piuttosto sognante e di essere essi stessi espressioni della vita dell'albero, tutt'uno con lo spirito che anima tutta la vegetazione. Si immergono negli alberi ed emergono da essi, scivolano nel bosco come giovinette alte, un po' schive, snelle, graziose e vestite di abiti diafani in molte tonalità di verde. Può servire da illustrazione una loro descrizione: Le fate degli alberi e gli spiriti di natura superiori che dimorano in un bosco vicino a Kendal ne

Ninfe del Mare Teti

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Ninfe del Mare Teti

Ninfe dell'Aria - Serenità del giorno

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Ninfe dell'Aria - Serenità del giorno

Ninfe del Mare Nereidi

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Ninfe del Mare Nereidi

Ninfe Amadriadi

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Ninfe Amadriadi

Ninfa del mare Galatea

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Ninfa del mare Galatea

Hylas e le ninfe d'acqua

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Hylas e le ninfe d'acqua

Ninfe dell'Aria - Serenità della Notte

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Ninfe dell'Aria - Serenità della Notte

La leggenda della Ninfa Eco

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La leggenda della Ninfa Eco la versione in latino: Echo, eximiae speciei nympha, de Iunone,lovis uxore et numinum regina,contumeliosa verba dixerat et sic maxime invisa erat. Tum Iuno statuit tam impudentis puellae loquacitatem punire et linguam eius oppressit. Echo nec surda nec muta fuit,s ed eius os solum ultimam syllabam verborum iterabat,quia verba integra pronuntiare non valebat. Sic Narcissi,praestantis adulescentis,amorem deperdit,quia iuvenis balbam puellam respuit. Tunc nympha in speluncam inter montium saltus confugit neque umquam inde in lucem evasit. Deinde sola vox tam formosae virginis superstes fuit. Testo in Italiano: Eco, ninfa di eccezionale bellezza, aveva detto calunnie e insulti a proposito di Giunone, moglie di Giove e regina degli dei, ed era odiata moltissimo alla dea. Quindi la dea decise di castigare tanto sfrontata loquacità e paralizzò la lingua della stolta fanciulla. Eco non fu né muta né sorda, ma, quando ascoltava una parola, ripeteva con la sua bocca